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Articolo: Sulla grande rotta (parte 2 - Chicago)
Trionfali accoglienze
Chicago, 15 notte.
Gli apparecchi italiani hanno compiuto evoluzioni sopra il quartiere industriale e commerciale della città prima dell'ammaraggio. Lo spettacolo dei riflessi argentei degli apparecchi nella chiara luce del tramonto è stato bellissimo. Al di sopra delle squadriglie italiane navigava lentamente il grande dirigibile Macom, inviato espressanaente da Lakehurst per salutare il gen. Balbo e i suoi piloti
Intorno agli apparecchi i caccia americani intanto si abbandonavano ad acrobazie che davano alla festa dell'aria una ancora maggiore gaiezza. Quando le squadriglie si sono abbassate per ammarare in mezzo al lago di fronte al padiglione italiano dell'Esposizione mondiale, 11 dirigibile Macom si è abbassato a 300 metri e i caccia gli si sono serrati appresso continuando a evoluire in formazione fino a quando l'ammaraggio non è terminato.
La storia di Chicago non ricorda accoglienze più entusiastiche di quelle ricevute oggi dagli aviatori italiani della Crociera transatlantica. Si calcola che ben due milioni di persone fossero assiepate lungo le coste del lago Michigan e nei rialzi collinosi circostanti per assistere all'arrivo delle squadriglie del gen. Balbo. L'avvicinarsi della Squadra, diffuso da numerosi altoparlanti nella metropoli e lungo il lago, aveva acuito la attesa e non appena la prima squadriglia nera è stata scorta all'orizzonte un urlo possente è scoppiato dall'immensa marea di folla.
Si applaudiva, si gettavano in aria i cappelli si agitavano fazzoletti: visto lo spettacolo era paragonabile a quello di un mare bianco in ebollizione. Gli italiani della colonia locaie raggruppati in grandi masse vicino al pontile di sbarco erano al colmo della gioia e dell'entusiasmo molti piangevano di commozione altri ricevevano forti strette di mano da vicini anonimi, che con tale gesto intendevano congratularsi per la bella affermazione della loro Patria d'origine.
Terminato l'ammaraggio, avvenuto con manovra elegante per squadriglia, gli equipaggi sono stati trasportati a terra da veloci motoscafi decorati con bandiere italiane e americane. Al pontile di sbarco sono stati salutati dalle autorità cittadine con effusione particolarmente calorosa. Subito si è formato il corteo di diecine di automobili che aperto da reparti dei famosi cavalieri neri dell'Illinois ha percorso a passo d'uomo la Michigan Avenue, trasformata in una galleria di bandiere e di festoni.
A ogni finestra degli altissimi edifici erano grappoli umani che non si stancavano di applaudire e di urlare il loro entusiasmo. Giunto il corteo al Soldiers Field, l'immenso stadio capace di oltre 100.000 persone costruito in memoria dei caduti in guerra di Chicago, vi si è svolta la cerimonia del ricevimento ufficiale per assistere alla quale 30.000 persone avevano prenotato nei giorni scorsi posti riservati e li avevano occupati fino dalle prime ore del pomeriggio. Il gen Balbo e i suoi piloti, sempre con lo stesso corteo sono stati quindi trasportati all'albergo di fronte al lago, ove al Ministro era stato riservato un appartamento e ai piloti le camere dei piani di rappresentanza. Intanto sul lago, guardiacoste fluviali e motoscafi della polizia erano occupatissimi e tenere rigorosamente a distanza varie centinaia di imbarcazioni che desideravano accostarsi agli apparecchi per ammirare da vicino le possenti macchine, strumenti della meravigliosa impresa. (United Press).
L'ardente entusiasmo del popolo americano
Chicago, 17.
Si hanno più precisi particolari intorno alle accoglienze di Chicago ai nostri eroici equipaggi.
Appena sbarcati dai loro apparecchi gli aviatori italiani, in ordine di stormi e squadriglie, preceduti dal Ministro Balbo con lo Stato Maggiore Gen. Pellegrini e Tenenti Colonnelli Longo e Cagna, sono saliti a bordo della nave da guerra americana « Wilmette », ancorata al Navy Pier, dove erano le autorità americane e le personalita della colonia italiana che erano state invitate ad assistere all'ammaraggio.
Nel gruppo delle personalità si notano il Principe Potenziani, Commissario per l'Italia all'Esposizione mondiale, il Principe Rospigliosi, il Console Italiano a Chicago, medaglia d'oro Castruccio e il gr. uff. Peretti, Presidente della « Savoia-Marchetti », giunto appositamente dall'Italia.
Dalla « Wilmette », il generale Balbo
ed i piloti atlantici sono stati trasportati, con motoscafi, alla Fiera mondiale « Un secolo di progresso ».
L'entusiasmo della folla
La folla, entusiasta, lanciava in inglese ed in italiano espressioni di simpatia verso gli italiani con evviva all'Italia, a Mussolini, a Balbo, ed agii aviatori italiani.
Dopo un'ora il corteo è giunto allo stadio « Soldier Field » per il ricevimento ufficiale da parte delle citta di Chicago e dello Stato.
Mentre Balbo con il Sindaco della citta ed il Governatore dell'Illinois prendono posto nel centro dello Stadio, dove è stata eretta la tribuna, la musica dei cavelleggeri della « Black Horse Troop », nel caratteristicto costume nero-bianco, con larghi pantaloni alla zuava, cavalcando superbi destrieri e correndo intorno allo Stadio, suonava gli inni.
Lo Stadio era illuminato a giorno e grandi lampi di magnesio davano un aspetto fantastico alla incomparabile scena. Gli aviatori, che avevano preso posto nelle prime gradinate di fronte alla tribuna, formavano un gruppo azzurro che spiccava tra la folla. Quindici fanciulle, lanciavano fiori. Erano anche presenti 250 veterani della guerra mondiale che hanno combattuto sul fronte italiano. Ai lati della tribuna e nel centro dello Stadio un numero imponente di operatori cinematografici che fanno scattare i loro apparecchi.
Cessate le declamazioni, tra il silenzio generale, lo « speaker » annunzia davanti ai microfoni che faranno udire a tutte le città di America la voce degli oratori e del Generale Balbo, l'ordine dei discorsi di saluto alla squadra italiana.
Il discorso del Governatore dell'Illinois.
Davanti al microfono parla per primo il Governatore dello Stato dell'Illinois, Horner, che afferma che il Ministro Balbo e i suoi cento uomini, con il volo che segna un'epoca nella storia dell'aviazione non è giunto in America come uno straniero, perchè nella terra americana lo attendevano migliaia e migliaia di suoi connazionali che considerano gli Stati Uniti come una seconda patria. L'impresa italiana — egli aggiunge — fa onore alla Nazione che l'ha progettata ed organizzata; essa serve la causa del progresso mondiale di cui l'Esposizione di Chicago offre una grande testimonianza.
Horner conclude esaltando le imprese recentemente compiute dall'aviazione italiana e ricordando come nessun paese più dell'Italia abbia giovato allo sviluppo dell'aeronautica moderna da quando Langley ed i fratelli Wright, trenta anni fa, diedero al mondo il primo aeroplano. Inneggia quindi all'amicizia fra l'Italia e gli Statì Uniti, cementata dalla comune passione per il progresso civile e scientifico.
... e del Sindaco di Chicago
Parla quindi il Sindaco della città di Chicago, Edward J. Kelly, il quale dice che è per lui un grande onore porgere a Balbo ed ai suoi aviatori il benvenuto in Chicago dopo il più grande volo in massa compiuto da aeroplani, che innalza il nome dell'Italia di fronte a tutto il mondo.
Il Governatore dell'Illinois ha proclamato la giornata di oggi quale "Italo Balbo day" decretando che sia celebrato in tutto lo Stato dell'Illinois. La settima strada di Chicago è stata oggi battezzata col nome di « Balbo Street » per decreto del Consiglio della città. Essa conduce dai quartieri del grande traffico della città bassa fino alla Fiera.
Il Consiglio della città, con questa sua decisione — dice il Sindaco — ha inteso esprimere il ringraziamento di Chicago per la Nazione italiana, la sua ammirazione per l'illustre Capo del Governo d'Italia, Benito Mussolini, e per tutti coloro che hanno preso parte allo storico volo transoceanico.
Questa grande adunata — egli conclude calorosamente applaudito - la maggiore che sia mai stata fatta da molti anni, indica quale tributo la città di Chicago offra ai trasvolatori.
Parlano poi brevemente il Presidente e il Vice Presidente della Fiera mondiale.
Parla Balbo
Lo « speaker » annuncia quindi che Balbo sta per prendere la parola. Il pubblico sorge in piedi applaudendo. Fattosi silenzio il Ministro Balbo, in lingua italiana, dice che la squadra aerea è giunta a Chicago in missione di amicizia per portare al popolo degli Stati Uniti il saluto dell'Italia di Mussolini. A nome della squadra atlantica egli esprime gratitudine alla città di Chicago per il caloroso benvenuto. Scendendo sul suolo americano davanti alla magnifica metropoli che celebra un secolo di progresso, la squadra aerea italiana porge all'America, a nome dell'Italia Fascista, l'augurio dì un avvenire certo di gloria e di fortuna.
L'ambasciatore d'Italia a Washington, Rosso, traduce in inglese le parole augurali dí Balbo che il pubblico accoglie con una nuova immensa ovazione.
Miriadi di luci sulla metropoli
Giungono ora per radio messaggi da città lontane. Parla da Pittsburg il Segretario di Stato alla Guerra, Dern; quindi da Washington il Segretario di Stato alla Marina, Swanson, entrambi inneggianti al valore della squadra aerea italiana.
La grandiosa cerimonia ha fine mentre si accendono miriadi di luci sulla metropoli. La squadra atlantica attraversa la città con la scorta di onore dei cavalieri della « Black Horse Troop » che li accompagnano all'albergo sulla Michigan Avenue ove sono alloggiati.
Una dimostrazione della colonia italiana
Dopo il ricevimento ufficiale allo Stadio, la colonia italiana volle fare una dimostrazione schiettamente nazionale in onore del generale Balbo e degli equipaggi. Formatisi in corteo, ch'era preceduto da due grandi bandiere, italiana ed americana, e da due bande musicali, gli italiani si portarono davanti al Drake Hotel dove alloggiano il Comandante ed i crocieristi, e fecero un'imponente manifestazione, inneggiando all'Italia, al Duce, a Balbo, all'Ala italiana. I componenti del Fascio locale, che indossavano la Camicia nera e recavano i loro gagliardetti, si schierarono in quadrato davanti all'edificio, ed intonarono l'inno « Giovinezza ». Al canto si unirono anche i dimostranti, formando cosi un sol coro, solenne e maestoso. Il gen. Balbo, con a fianco l'ambasciatore Rosso ed il console generale Castruccio, si affacciò al balcone centrale dell'albergo e ringraziò gli italiani per la loro commovente manifestazione ed il loro attaccamento alla Madre Patria.
La seconda giornata di Chicago
Il gen. Balbo e gli equipaggi hanno iniziato la 2. giornata con quattro visite ufficiali. Là prima è stata fatta a Mr. Harry New, commissario del Governo per l'Esposizione mondiale « Un secolo di progresso ». La seconda al Governatore dello Stato dell'Illinois, Henry Horner; la terza al sindaco di Chicago, Kelley, e la quarta al Presidente dell'Esposizione.
Poco prima di mezzogiorno, il comandante della crociera e gli equipaggi hanno ascoltato una solenne messa cantata nella Chiesa del « Santo Nome », che è la Cattedrale di Chicago. La messa è stata celebrata dall'Arcivescovo di Chicago, Cardinale Giorgio Mundelein, il quale, dopo l'ufficio divino, ha intonato il « Te Deum » per ringraziare l'Altissimo per il felice compimento della crociera. La cerimonia è stata quanto mai commovente. Il generale Balbo ed i compagni di volo erano visibilmente commossi.
Un pranzo di 5000 persone
La sera, allo Stevens Hotel, un comitato della Colonia Italiana, presieduto dal giudice Sbarbaro, unitamente ad un comitato americano, presieduto dall'ex Ambasciatore a Roma, Child, hanno accolto la squadra dei trasvolatori a un pranzo popolare di 5000 persone.
Quando il generale Balbo, seguito dai suoi equipaggi, è entrato nella sala, la moltitudine ha lanciato il grido fascista « alalà » mentre migliaia di braccia salutavano fascisticamente.
Al levar delle mense hanno parlato il R. Console italiano medaglia d'oro Castruccio, che ha inneggiato al valore della squadra aerea fra una rinnovata entusiastica dimostrazione all'Italia.
Hanno poi parlato il Commissario all'Esposizione H. S. New nonchè il Presidente dell'Università cattolica di Chicago reverendo Roberto G. Kelley, il quale ha annunciato che la facoltà di scienze ha conferito al generale Balbo la laurea honoris causa consegnandogli a suo mezzo la toga dottorale.
Un telegramma di Roosevelt
Quindi il sig. Child ha letto il seguente fervido telegramma del Presidente Roosevelt:
"Vi prego di esprimere al generale Balbo ed agli intrepidi suoi compagni la mia grande ammirazione e le mie sentite congratulazioni per il trionfale successo del loro volo transoceanico. La loro impresa, caratterizzata da una accurata preparazione scientifica, segna un passo importante nel progresso della conquista dell'aria Siano i nostri benvenuti. --- Roosevelt ».
Una entusiastica acclamazione accoglie la chiusa del telegramma di Roosevelt che l'on. Balbo e i componenti la squadra hanno ascoltato in piedi.
Sergente Quintavalle: Presente
Chicago, 19.
Prima di iniziare il suo discorso di risposta, il generale Balbo ha voluto fare l'appello dell'intera Squadra incominciando col nome del sergente Quintavalle, deceduto ad Amsterdam, per il quale hanno risposto presente tutti í transvolatori.
Il pubblico acclama ogni aviatore mano mano che risponde all'appello. - Quindi il gen. Balbo ringrazia la popolazione italo-americana per la nuova imponente prova di affetto, si dice orgoglioso di avere guidato una centuria che offre la testimonianza diretta e vivente dell'Italia di Mussolini risorta alla coscienza di grande unione civile e animata da superba fierezza, ma desiderosa che sia instaurata nel mondo un'epoca di feconde relazioni pacifiche tra i popoli.
Alla fine del magnifico discorso, il nome di Mussolini è acclamato interminabilmente. L'inno fascista « Giovinezza » e la « Canzone del Piave » si alternano cantati dalle cinquemila persone presenti, in un vivissimo entusiasmo. A memoria di uomo mai si era verificata in Chicago una simile esplosione di italianità con carattere plebìscitario fascista.
Al generale Balbo è stata offerta in segno di ammirazione una statuetta di argento rappresentante l'Italia volante sopra i ventiquattro apparecchi atlantici.
La imponentissima riunione si è chiusa a tarda ora tra immenso entusiasmo.
Il Duce offre a Chicago una colonna romana commemorativa
Il Capo del Governo italiano ha promesso alla città di Chicago, pel tramite del gen. Balbo, una colonna romana destinata a ricordare l'arrivo della squadra atlantica nella grande metropoli americana.
L'annuncio del dono è stato dato al Sindaco di Chicago Kelley dal generale Balbo che si è recato da lui accompagnato dal regio ambasciatore d'Italia Rosso.
Il Mayor della città ha manifestato la sua più viva soddisfazione per l'offerta così significativa che il Capo del Governo d'Italia ha voluto fare a Chicago e ha pregato il generale Balbo di rendersi interprete presso il Duce dei sentimenti di gratitudine della cittadinanza. Ha soggiunto che la colonna imperiale dell'Urbe resterà simbolo eterno dell'amicizia della grande nazione italiana e rappresenterà a Chicago la madre della civiltà: Roma.
La notizia del dono si è diffusa immediatamente per Chicago ed è stata appresa con particolare gioia e con entusiasmo vibrante di tutta la popolosa colonia italiana e dagli americani di origine italiana.
La colonna verrà collocata in una delle più grandi piazze di Chicago.
Ieri il ministro dell'Aeronautica, generale Balbo, e gli equipaggi della squadra atlantica sono stati ospiti della Marina militare americana, invitati alla colazione offerta dall'ammiraglio Cluverius in un albergo della città.
Alla colazione di carattere strettamente militare, hanno partecipato anche ufficiali aviatori dell'Eesercito americano.
Al levar delle mense l'ammiraglio Cluverius ha salutato con entusiastiche parole i trasvolatori italiani chiamandoli « pionieri di civiltà e di progresso ».
Il ministro Balbo ha risposto ringraziando ed esprimendo l'augurio di vedere presto una squadra aerea americana in Europa.
L'ammirazione dei piloti francesi
PARIGI, 16.
(a. p.) Ora che la vittoriosa squadriglia del generale Balbo è giunta trionfante alla meta, la stampa francese non si limita a tributare i suoi elogi alla prodezza eroica e sportiva, ma cerca di trarne un esempio. Ricordando così la frase pronunciata domenica dal Presidente del Consiglio Daladier il quale raccomandava alla Francia di avere una politica giovane, questi giornali vedono nel volo dei nostri assi il migliore esempio di tale giovinezza. Inoltre, la affermazione sembra costituire ai loro occhi la migliore smentita alla leggenda troppo diffusa nel mondo, secondo la quale gli italiani non sarebbero che un popolo di mandolisti e di sognatori.
« Vediamo oggi, invece scrive 1'lntransigeant — che i lirici possono essere dei realizzatori . Meglio si misurano le possibilità di una nazione quando si apprezza la sua fredda tenacia al servizio di un'idea e la perfetta disciplina al servizio di una fede. La Crociera del Decennale non avrebbe avuto successo se non fosse stata preparata minuziosamente nei minimi dettagli, se il Capo non avesse scelto minuziosamente la sua ora e se infine egli non avesse esercitato un giusto prestigio sui suoi equipaggi. Egli deve essere proposto come modello a certi uomini di Stato dei due mondi che non sanno fiutare il vento e si lanciano in cieche improvvisazioni. Ma anche il più umile di noi deve approfittare di questa lezione di energia, di coraggio e di ragione ».
Il Matin, infine, in un lungo profilo del generale Balbo, riconosce a questo ultimo il merito di aver preparata e condotta la leggendaria impresa. « Tutti i piloti francesi che hanno avvicinato questo capo, lo hanno lasciato con una ammirazione e una amicizia profonda. Giovanni Mermoz, di cui sono noti il coraggio e la lealtà, ne parla in termini commoventi. Uno degli elementi più generosi e più puri dell'aviazione è precisamente l'assenza dell'invidia, e la gioia che suscita nei camerati un trionfo anche se straniero. Non vi è ombra di sospetto nell'entusiasmo che suscita nei piloti di Francia la prodezza dell'armata alata. E pure come anche essi ardono dal desiderio di tentare cose altrettanto grandi. Come essi supplicano segretamente che si diano loro i mezzi ! Ma essi sentono che per ottenere ciò è necessario come dall'altro lato delle Alpi, un Capo avveduto ed ardito, e sopratutto che egli sia giovane. Senza giovinezza, malgrado gli altri meriti che un uomo può possedere, non vi è slancio, non vi è alcuna battaglia che possa corrispondere al formidabile impulso dell'aviazione ».
La volontà e la forza della Nazione italiana
BERLINO, 16.
I giornali riferiscono l'arrivo della squadra aerea atlantica a Chicago rilevando le grandiose manifestazioni di entusiasmo ricevute dagli aviatori italiani.
Il volo del Ministro dell'Aeronautica e dei suoi piloti — scrive il Boersen Courier — ha destato fortissimo interesse in Germania tanto più che si trattava non del record di un singolo ma di una azione collettiva dietro cui sta la volontà e la forza dell'intera nazione italiana.
* * *
La notizia dell'arrivo a Chicago della seconda squadra aerea atlantica è pubblicata a grandi caratteri da tutti i giornali, senza distinzione di partiti, che riproducono fotografie di Balbo e pubblicano articoli elogiativi ammirando l'eroica gesta.
La collettività italiana è raggiante d'entusiasmo. Gli edifici italiani hanno esposto il tricolore.
"L'aviazione italiana è oggi la più forte del mondo„
BRUXELLES, 16.
La stampa belga, che ha seguito, specialmente in questi ultimi gior-
ni, con dettagliate informazoni il viaggio trionfale della seconda squadra aerea atlantica, commenta questa sera l'arrivo di Balbo a Chicago con parole altamente elogiative, mettendo in evidenza le enormi difficoltà sormontate e l'affermazione grandiosa dell'aviazione italiana nel mondo.
La «Nation Belge» scrive che l'Italia fascista è stata la prima nazione che ha compreso l'importanza dell'aviazione e la vittoria odierna consacra il trionfo del metodo e dell'organizzazione meravigliosa imposti dal Regime Fascista. L'aviazio-ne italiana, conclude il giornale, è og-gi la più forte del mondo.
Entusiastiche manifestazioni in tutta Italia
La notizia del felice compimento della prima parte del volo della seconda squadra aerea atlantica, con l'arrivo a Chicago, è stata accolta in tutta Italia, con entusiastiche manifestazioni. Cortei imponentissimi hanno percorso le vie centrali delle principali città al canto degli inni della Rivoluzione e tra continue acclamazioni al Duce, al Fascismo, al generale Balbo ed all'Aeronautica italiana.
In numerose città squadriglie di aeroplani hanno solcato il cielo lanciando manifestini inneggianti all'eroica impresa.
Specialmente grandiose sono state le manifestazioni di Roma, Milano, Ferrara e Padova.
Fin nei più remoti centri, il magnifico volo ha suscitato il più grande entusiasmo.