La Crociera Aerea del Decennale del 1933 
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Le Vie dell'aria numero speciale 1933

Le Vie dell'aria numero speciale 1933

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Articolo: Le installazioni radioelettriche a bordo dei velivoli atlantici

Fra i vari problemi che l'organizzazione della Crociera Aerea ha imposto, importantissimo fra ogni altro è quello relativo al servizio delle radiocomunicazioni, servizio dalla cui efficienza dipende in gran parte la regolarità e la sicurezza della navigazione aerea.

Se il problema relativo alla realizzazione di un servizio di radiocomunicazioni per l'ausilio alla navigazione aerea normale su rotte determinate e organizzate è ormai praticamente risolto da tempo, quando si tratti di uno spostamento di una massa imponente di apparecchi, che devono navigare in formazione, seguendo rotte nuove, molti problemi nuovi si affacciano ed occorre creare tutta una organizzazione speciale.

Ciò appunto fu fatto per la Crociera atlantica del Decennale; i servizi radiotelegrafici sono stati organizzati con ogni cura e per essi furono creati speciali tipi di apparati, che, studiati dagli organi tecnici competenti della R. Aeronautica e costruiti da ditte italiane, rappresentano quanto di piu moderno e perfezionato si abbia oggi in fatto di applicazioni radiotecniche per la navigazione aerea, e nella cui realizzazione si sono dovuti risolvere problemi tecnici notevoli, ponendo perciò a profitto l'esperienza preziosa acquistata durante la prima Crociera atlantica.

In questa, lungo la rotta era distribuito un certo numero di navi munite di apparati radiogoniometrici destinati a fornire ai velivoli indicazioni circa la loro posizione, che poteva cosi essere opportunamente corretta.

Nella Crociera attuale il problema è stato invertito, in quanto si è ritenuto conveniente di dare ai velivoli il mezzo per poter determinare direttamente la propria posizione, senza creare una speciale organizzazione radiogoniometrica lungo la rotta. Perciò ogni velivolo è stato munito di un apparato radiogoniometrico, venendo cosi a realizzare il primo esperimento di impiego su vasta scala di apparati radiogoniometrici di bordo ai fini della navigazione aerea.

L'installazione radio a bordo degli apparecchi della Crociera comprende pertanto oltre al'impianto radiotelegrafico trasmittente e ricevente anche l'impianto radiogoniometrico.

L'impianto radio trasmittente e ricevente è stato realizzato con trasmettitore del tipo R.A. 400 e con ricevitore del tipo R.A. 5.

Il trasmettitore R.A. 400 consente l'impiego di onde lunghe e corte e propriamente una gamma di onde lunghe variabile con continuità da 560 a 1130 metri e una gamma d'onde corte variabile con continuità da 26 a 60 metri. Gli elementi costitutivi e gli organi di comando relativi ai circuiti ad onda corta e ad onda lunga risultano distinti ed il passaggio da un'onda prestabilita della gamma di onda corta ad un'onda prestabilita della gamma ad onda lunga, o viceversa, risulta immediata, mediante la manovra di un commutatore.

L'alimentazione è ottenuta a mezzo di dinamo speciale, costruita dalla Ditta Ercole Marelli di Milano, che può fornire i vari valori di tensione necessari. Tale dinamo è azionata per mezzo di un mulinello a reazione munito di uno speciale regolatore a forza centrifuga atto a mantenere costante il numero dei giri del generatore, compensando automaticamente le variazioni di velocità del velivolo. Tale generatore è montato su apposito supporto con dispositivo speciale che permette di esporre il generatore all'aria quando deve funzionare e di ritirarlo nel periodo di riposo eliminando cosi una resistenza all'avanzamento.

Oltre a tale generatore ve ne ha un secondo accoppiato al motore a scoppio del motocompressore d'avviamento e che serve sia come riserva, sia come generatore di fortuna in caso di forzato ammaraggio del velivolo.

Caratteristica fondamentale del trasmettitore R.A. 400 è la grande stabilità di frequanza generata, realizzata, per quanto si riferisce alla gamma ad onda corta, mediante circuito pilota speciale, capace di funzionare sia in autooscillazione che con controllo a quarzo, mediante accoppiamento elettronico tra l'oscillatore pilota e lo stadio amplificatore di potenza ed infine con il funzionamento di duplicazione di frequenza dello stadio amplificatore.

La potenza messa in gioco è molto notevole ed in generale si può ritenere di circa 150 Watt su onda lunga e di circa 80-90 Watt su onda corta.

Il trasmettitore consente anche una buona telefonia con grado di modulazione che può arrivare fino al 90%.

Nel caso delle onde lunghe è possibile sia l'impiego di un aereo fisso sistemato tra le estremità delle ali e la coda e sia l'impiego del solito aereo pendente.

Per le onde corte è previsto sia l'impiego di un aereo a dipolo sistemato nell'interno delle ali, sia l'impiego dell'aereo pendente funzionante in 3/4 d'onda.

In esperienze eseguite durante il viaggio della nave "Alice" in America, è stato possibile ricevere con aereo pendente e su onda di 840 metri, dagli apparecchi in volo su Orbetello fin oltre lo stretto di Gibilterra, per cui la portata in onde lunghe e con aereo pendente si può ritenere di corca 1500 Km, mentre la portata con onde lunghe e con aereo fisso si può ritenere di circa 700 Km.

Non è possibile precisare la portata in onde corte, poichè, come è noto, tali portate variano seconso l'ona adoperata, secondo le ore di trasmissione e secondo le stagioni; in alcune esperienze eseguite durante il viaggio dell'"Alice", è stato possibile ricevere la trasmissione degli apparecchi in volo su Orbetello anche oltrepassato l'isola di Madera; inoltre lo stesso trasmettitore R.A. 400 installato sull'"Alice", ha consentito di assicurare il servizio di notte, con molta regolarità fino a New York.

Il ricevitore R.A. 5 che completa l'impianto radiotelegrafico è un tipo di recente realizzazione, utilizzante valvole modernissime a forte pendenza e caratterizzato dalla semplicità di manovra e dalla possibilità di consentire la ricezione, senza cambio di bobine, entro la vasta gamma che va da 21 a 1800 m.

Particolari accorgimenti sono stati escogitati per assicurare la ricezione in volo mantenendo il generatore in funzione per la carica della batteria; per evitare poi i disturbi provenienti dal sistema di accensione dei motori, si è provveduto allo schermaggio integrale dei magneti, dei conduttori e delle candele.

L'impianto radiogoniometrico è realizzato con il radiogoniometro Telefunken tipo Spez 173 N, a telaio ruotante di tipo schermato. Il telaio è stato sistemato nell'interno dello scafo e particolari accorgimenti di installazione sono stati escogitati per ottenere che esso recasse il minimo ingombro e nello stesso tempo risultasse di facile e sicura manovra.

L'impianto radiogoniometrico è completato da uno speciale ripetitore che consente al radiotelegrafista di trasmettere al pilota, meccanicamente, mediante una trasmissione flessibile, l'angolo di rilevamento già corretto mediante apposita gamma.

Numerose difficoltà si sono incontrate nella sistemazione radiogoniometrica, specialmente per rendere pressochè uniforme su tutti gli apparecchi la curva di correzione. Dopo numerosi tentativi ed esperienze, si è riuscito ad ottenere una curva di correzione ad andamento quadrantale, con errore massimo non superiore ai 4-5 gradi.

In numerose prove eseguite durante il viaggio dell'"Alice", si è potuto constatare l'ottimo funzionamento dell'installazione radiogoniometrica, essendo stato possibile radiogoniometrare il posto trasmittente dell'"Alice", della potenza di circa 800 Watt-antenna ad una distanza di circa 800 Km, con un errore inferiore a 3 gradi.

Con particolari accorgimenti sono stati anche studiati tutti gli elementi accessori dell'impianto radioelettrico e radiogoniometrico, quali il telaio, il sostegno del trasmettitore e del ricevitore, la sistemazione dei conduttori, le uscite di aereo, etc.

Sugli apparecchi degli 8 capi squadriglia l'imoianto è completo di un radio segnalatore destinato alla trasmissione di ordini agli altri apparecchi della formazione, sia durante il volo sia in mare. Tale radiosegnalatore costituito da un minuscolo trasmettitore a cui per le limitatissime dimensioni, è stato dato dai crocieristi il noome di radiobalilla. Esso insieme al gruppo convertitore di alimentazione ed ai dispositivi di sospensione elastica pesa poco più di 7 kg.

Paolo Zonta
Ten. Colonnello Genio Aeronautico