Gli aerei
Idrovolante S.M 55 X Le comunicazioni
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Gli aerei a supporto L'equipaggiamento |
Da "La Centuria Alata" di Italo Balbo: "Nel mese di febbraio arrivò a Santo Stefano l'Alice. Che cosa è l'Alice? E un yacht bianco, snello e robusto che fu già a Bolama nella Crociera precedente. Apparteneva in origine al Principe di Monaco che se ne serviva per le crociere del Mediterraneo: più tardi aveva fatto servizio ausiliario per la linea aerea tra Roma e l'Egitto, gestita dalla S. A. N. A., per lo scalo di Tobruk. Nella scorsa Crociera l'Alice era stata noleggiata dal Ministero: ma è parso conveniente acquistarla: infatti la Società proprietaria ce l'ha ceduta in cambio di un aeroplano aggiungendo anche trecentomila lire. Come sono deprezzate le navi! L'Alice stazza mille tonnellate e può benissimo traversare l'Atlantico. Infatti il Ministero dell'Aria la destina ai rifornimenti e ai servizi della costa nord americana: essa attenderà il nostro arrivo a Cartwright dove funzionerà anche da albergo natante per gli equipaggi della trasvolata, i quali difficilmente potrebbero trovare alloggi nella piccola stazione del Labrador. A comandare l'Alice è stato destinato il fratello di Longo, valoroso capitano marittimo, affezionato a noi per vincoli familiari e per simpatia istintiva: egli è anche ufficiale di complemento dell'Aeronautica. Il capitano Longo ha formato il suo equipaggio imbarcando uomini nostri e dando la preferenza ai marinai di Porto Santo Stefano che si trovano da anni a quotidiano contatto con gli aviatori di Orbetello. Anche sull'Alice dunque si respira un'aria di famiglia: gli aviatori, all'indomani della prima rude fatica atlantica, avranno la sensazione di trovarsi in casa propria. A Porto Santo Stefano l'Alice ha fatto alcune esercitazioni radiogoniometriche: si è spostata nell'Arcipelago toscano, corrispondendo con gli apparecchi: ha servito tra l'altro a saggiare quanto i « terrestri » siano diventati « marini »: la prova è stata presto fatta ed ha consistito nella resistenza al mal di mare! Tutti gli allievi della Scuola di Orbetello s'imbarcarono a turno: nel febbraio il Tirreno di solito è di pessimo umore e l'Alice ha navigato col mare di traverso: tanto peggio per chi non c'è abituato... Finalmente l'Alice parte il 20 marzo. Insieme con tutto il materiale destinato alle basi americane della Crociera, s'imbarca il decano dei giornalisti aviatori, Adone Nosari. Quantunque pochi capelli adornino la sua testa da antico romano, e questi per giunta siano grigi, Adone mantiene il temperamento romantico della prima giovinezza. Sotto le spoglie del brillante chroiniqueur, si nasconde un animo di cacciatore di leoni. Il viaggio sull'Alice si presenta veramente comodo e signorile e tutti augurano propizio il mare al veterano dei servizi dell'aria. Ciò non toglie che Adone salga la scaletta di bordo col passo di chi affronta per la prima volta le colonne d'Ercole. Penso che nel cuore di ogni italiano dormicchia un piccolo Cristoforo Colombo." |